
Le allergie cutanee possono causare disagio e complicazioni nella vita quotidiana di chi ne soffre. Prurito, arrossamento, eruzioni cutanee e altri sintomi fastidiosi possono essere scatenati da una vasta gamma di allergeni. Per identificare con precisione la causa la loro causa, i medici utilizzano il patch test, un esame diagnostico che permette di individuare specifici allergeni responsabili delle reazioni cutanee.
Che cos’è il Patch test?
Il patch test è un test allergologico cutaneo utilizzato per diagnosticare dermatiti da contatto. A differenza di altri test allergologici, come il prick test che valuta le allergie immediate, il patch test identifica le allergie da contatto ritardate, che si manifestano ore o giorni dopo l’esposizione all’allergene.
Quando va fatto il Patch Test?
Il patch test è indicato nei casi di dermatite da contatto, quando si sospetta che una dermatite sia causata dal contatto con sostanze specifiche come cosmetici, metalli, profumi, coloranti o prodotti chimici. Se ci sono sintomi persistenti o ricorrenti, se ci sono eruzioni cutanee non spiegabili e nelle professioni a rischio, per persone che lavorano in settori ad alto rischio di esposizione a sostanze allergeniche, come parrucchieri, operatori sanitari o lavoratori dell’industria chimica.
Come funziona il Patch Test?
La procedura del patch test si svolge generalmente in tre fasi distribuite su diversi giorni:
Prima fase: applicazione
Durante la prima visita, vengono applicati dei cerotti (patch) contenenti piccoli quantitativi di allergeni comuni sulla pelle della schiena del paziente. I cerotti rimangono in posizione per 48 ore, durante le quali il paziente deve evitare attività che potrebbero causare la loro rimozione, come sudare eccessivamente o fare il bagno.
Seconda fase: rimozione e prima lettura
Dopo 48 ore, i cerotti vengono rimossi dal medico, e la pelle viene esaminata per individuare eventuali reazioni cutanee. La prima lettura permette di osservare reazioni immediate agli allergeni.
Terza fase: seconda lettura
Circa 48-72 ore dopo la rimozione dei cerotti, il paziente ritorna per una seconda lettura. Questa fase è cruciale per identificare le reazioni ritardate, tipiche delle allergie da contatto.
I risultati del patch test
Le reazioni cutanee osservate vengono classificate in base alla loro intensità :
– negativa: nessuna reazione visibile.
– debolmente positiva: leggero arrossamento o gonfiore.
– positiva: arrossamento più pronunciato, con possibile formazione di vescicole.
– fortemente positiva: reazione severa con vescicole significative e irritazione marcata. I risultati vengono analizzati dal medico per determinare a quali sostanze il paziente è allergico. In base a queste informazioni, il medico fornisce consigli su come evitare gli allergeni identificati e gestire meglio i sintomi allergici