Holter cardiaco: come funziona e quando fare questo esame

Ultimo aggiornamento: 16/02/2022

Palpitazioni, tachicardia o la sensazione che il cuore batta in maniera scorretta: in questi casi può essere utile ricorrere all’Holter cardiaco, un esame non invasivo e indolore che permette di monitorare l’attività del cuore. Scopriamo di cosa si tratta e come prepararsi all’esame.

HOLTER CARDIACO: CHE COS’È E QUANDO FARLO

L’Holter cardiaco, conosciuto anche come ECG Holter o elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, è un elettrocardiogramma che permette di monitorare la frequenza cardiaca nell’arco di un certo periodo di tempo, normalmente 24-48 ore.

Questo esame viene eseguito per individuare delle alterazioni, a comparsa sporadica, dell’attività elettrica del cuore note come aritmie cardiache.

Tra le più diffuse troviamo: la tachicardia sinusale, la bradicardia sinusale, la fibrillazione atriale, il flutter atriale e la fibrillazione ventricolare.

L’ECG Holter viene anche utilizzato qualora i medici volessero valutare il funzionamento di un pacemaker o un defibrillatore cardioverter impiantabile o per monitorare gli effetti di un trattamento farmacologico.

HOLTER CARDIACO: PREPARAZIONE ALL’ESAME

L’Holter cardiaco è un esame non invasivo, indolore e non prevede alcuna preparazione.

Il registratore Holter è un piccolo apparecchio portatile composto da elettrodi adesivi che vengono applicati sul petto della persona sottoposta all’esame.
Attraverso fili elettrici di conduzione, gli elettrodi inviano l’impulso al registratore che salva in memoria le informazioni ricevute.

Prima di istallare l’elettrocardiografo, i medici consigliano di:

  • Fare un bagno o una doccia (così da evitare di farla successivamente con il dispositivo);
  • Non applicare creme o lozioni sul torace, così da riuscire ad applicare bene gli elettrodi.

HOLTER CARDIACO: COME COMPORTARSI DURANTE L’ESAME

Durante l’Holter cardiaco, il paziente dovrà svolgere le normali attività quotidiane in modo da ottenere informazioni veritiere sull’attività cardiaca.

In linea generale si consiglia di evitare solamente quelle situazioni che possono danneggiare l’apparecchio quali:

  • Attività sportive;
  • Attività lavorative particolarmente movimentate;
  • Il contatto con oggetti o luoghi che emettono campi magnetici o elettrici.

Durante l’esame è inoltre importante la compilazione di un diario dove annotare le varie attività svolte e i sintomi percepiti. Questo permetterà di associare l’eventuale presenza disturbi del ritmo cardiaco a una particolare attività svolta.

HOLTER CARDIACO: IL POST ESAME

I risultati dell’esame saranno disponibili dopo qualche giorno e saranno interpretati dal cardiologo, che deciderà il passo successivo da svolgere.

Se, invece, ciò che emerge non è sufficiente a stilare una diagnosi corretta, l’esame sarà ripetuto dopo qualche settimana e con una durata più lunga (superiore alle 48 ore).

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