Rieducazione vescicale

Elettrostimolazione e biofeedback del piano perineale/pelvico

Rieducazione Vescicale: Migliora il controllo e la qualità della Vita

L’incontinenza ordinaria è un fenomeno sia femminile che maschile, caratterizzato da piccole perdite involontarie di urina. L’entità del problema può variare e le persone soggette possono avere perdite urinarie più o meno consistenti e frequenti. Molti fattori possono influire sul manifestarsi dell’incontinenza, ad esempio un rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico, specie in gravidanza e subito dopo il parto, la menopausa, interventi di prostata nell’uomo o altri elementi come danni neurologici. L’incontinenza urinaria da sforzo causa improvvise perdite urinarie, quando si ride, starnutisce, tossisce o si pratica attività fisica. Il rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico è la causa principale di questa forma di incontinenza, ecco perché è tanto importante mantenere allenati i propri muscoli del pavimento pelvico!

In alternativa o in parallelo a qualsiasi tipo di intervento chirurgico così come alla terapia farmacologica, si pone quella fisioriabilitativa detta rieducazione pelvica che si basa sulle possibilità di sollecitare ed abituare il paziente alla autogestione delle contrazioni muscolari. Tale trattamento è particolarmente indicato in pazienti complessivamente sane dove l’incontinenza si manifesta in seguito a carichi stressogeni eccessivi o a cambiamenti cruciali del proprio stile di vita vissuti, evidentemente, come negativi.

Fino a più di qualche anno fa questo tipo di terapia veniva utilizzata in maniera preventiva esclusivamente nel post-parto. Il contributo offerto dall’urodinamica ha fatto sì che le applicazioni possano essere estese, adesso, anche al settore terapeutico dell’incontinenza.

Quella post-parto, infatti, è un tipo di applicazione che cerca di limitare nelle donne le possibilità successive di incorrere nel problema dell’incontinenza rinforzando la muscolatura interessata; per l’incontinenza da insufficienza sfinterica la rieducazione è molto più specifica e si rivolge ai muscoli elevatori dell’ano ed ai muscoli bulbo-spugnosi nell’intento di tonificare le fibre sfinteriche.

Quando la rieducazione pelvica viene consigliata nei casi di instabilità vescicale, allora l’insegnamento dell’uso del riflesso inibitore perineo-vescicale e della sua stimolazione divengono passaggi fondamentali. Le possibilità di intervento in tal senso fanno uso dell’elettrostimolazione e dell’educazione alle tecniche comportamentali. Il progresso delle apparecchiature di elettrostimolazione consente anche il trattamento di incontinenze di tipo misto che possono così essere corrette attraverso la somministrazione di correnti di diversa intensità in punti differenti.

In ogni caso, la rieducazione pelvica, nella sua descrizione più generale si divide in tre macroaree di riferimento:

  • Rieducazione manuale
  • Rieducazione con apparecchiature
  • Trattamenti comportamentali

La rieducazione manuale prevede la sensibilizzazione e la presa di coscienza della propria tonicità muscolare attraverso il lavoro del fisioterapista che controlla e stimola manualmente le regioni interessate. La rieducazione con apparecchiature si suddivide, a sua volta, in:

Biofeedback (BFB) – Nel biofeedback, che ha come scopo principale la possibilità di stimolare nel soggetto una reale riappropriazione delle capacità muscolari vescico-sfinteriche e perineali, vengono applicate delle sonde o degli elettrodi nella zona del piano perineale. Queste sonde e questi elettrodi sono in grado di tradurre le contrazioni muscolari in segnali visivi e/o sonori. Il/La paziente è condotta, quindi, dal medico nella rieducazione delle proprie potenzialità.

Kinesiterapia (KT) – La kinesiterapia sollecita nella paziente la percezione dello stato di tensione o del rilassamento dei muscoli perineali e dei muscoli elevatori dell’ano. Attraverso esercizi statici e dinamici elaborati a più step cerca di produrre nella paziente una maggiore tonificazione che possa garantire, quindi, un certo grado di recupero del problema incontinenza.

Elettrostimolazione Funzionale (ESF) – L’elettrostimolazione funzionale si basa, invece, sulla somministrazione tramite elettrodi di lievi correnti intra-vaginali ed intra-anali che, stimolando la contrazione muscolare passiva nella paziente, producono un incremento delle masse muscolari in azione.

Relatore: Inf. Adriano Chiaraluce

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