Ecografia 3D in gravidanza: quando e perchè farla

Ultimo aggiornamento: 11/06/2022

L’ecografia 3D non solo soddisfa la curiosità di vedere il proprio bambino, i suoi lineamenti, il suo viso, ma è anche un esame utile dal punto di vista diagnostico perché permette di identificare eventuali anomalie. Vediamo perché è importante e quando è meglio eseguirla.

ECOGRAFIA 3D IN GRAVIDANZA: COS’È E A COSA SERVE

L’ecografia tridimensionale si basa sulla ricostruzione ed elaborazione computerizzata delle immagini ecografiche bidimensionali ed il risultato è un’immagine tridimensionale del feto. È un esame prenatale sicuro, indolore e privo di rischi che ha un’importante valenza clinica oltre che ludica.   L’ecografia 3D, infatti, offre la possibilità di vedere, attraverso un’immagine a colori e ad alta definizione, il proprio bambino in modo definito e più “concreto” rispetto alla classica ecografia 2D in bianco e nero.  La qualità dell’immagine dipenderà però dalla posizione del feto che dovrà essere rivolto verso la sonda e preferibilmente non coprirsi il viso con le mani o il cordone ombelicale.

Quest’esame viene però consigliato e utilizzato soprattutto per il suo importante aiuto clinico. In ambito ginecologico, l’ecografia in 3D permette, infatti, di studiare in modo approfondito utero e ovaie, così da identificare eventuali patologie ginecologiche come polipi e fibromi. In ambito ostetrico, viene utilizzata per visualizzare in modo chiaro e definito gli organi interni del bambino, gli arti, il torace, il cuore, il cordone ombelicale, così da identificare eventuali patologie o anomalie. È importante sottolineare, però, che non ha valore nella diagnosi di anomalie cromosomiche, come ad esempio la sindrome di Down.

ECOGRAFIA 3D IN GRAVIDANZA: QUANDO FARLA

È possibile effettuare l’ecografia 3D già nelle prime settimane di gravidanza, per via transvaginale, e tra il secondo e terzo trimestre, per via sovrapubica. È bene sapere, però, che solamente dalla 25esima settimana il bambino raggiunge la dimensione giusta per avere una resa visiva ottimale, inoltre è a partire da questo periodo che i lineamenti del viso sono più dettagliati. In ogni caso, quindi, può essere svolta con successo in qualunque fase della gravidanza, molte donne solitamente preferiscono farla nel momento della seconda ecografia, quella morfologica oppure come controllo di accrescimento.

ECOGRAFIA 3D E 4D: QUALI SONO LE DIFFERENZE

L’ecografia 4D ha gli stessi vantaggi di quella tridimensionale, ovvero di vedere il feto nelle tre dimensioni, in più offre la possibilità di vedere il bambino in movimento e in tempo reale, come fosse un video in diretta. I due esami, quindi, differiscono solamente per questo dettaglio: mentre nell’ecografia 3D avremo un’immagine statica, nell’ecografia 4D otterremo un’immagine dinamica.

 

 

 

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