Celiachia: di cosa si tratta?

Ultimo aggiornamento: 02/03/2022

In Italia sono oltre 200.000 le persone che soffrono di celiachia. Questa malattia provoca una reazione immunitaria all’assunzione di glutine che, se non trattata, danneggia l’intestino compromettendo la salute del paziente. È molto importante quindi saperla riconoscere e intervenire tempestivamente.

CHE COS’È LA CELIACHIA?

La celiachia è una patologia cronica autoimmune che provoca una reazione immunitaria dell’organismo quando si assume glutine, un complesso proteico presente in molti cereali (come orzo, frumento e segale).

A lungo andare questa reazione produce un’infiammazione che danneggia l’intestino tenue, impedendo il corretto assorbimento di alcuni nutrienti. Il danno intestinale può causare perdita di peso, gonfiore, diarrea e possibili danni anche al sistema nervoso, osseo, all’apparato sanguigno e riproduttivo, per questo motivo è molto importante diagnosticarla e curarla.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA CELIACHIA?

I sintomi della celiachia possono variare notevolmente da soggetto a soggetto, solitamente i pazienti lamentano:

  • Dolore addominale;
  • Meteorismo;
  • Crampi all’addome;
  • Perdita di peso;
  • Anemia da mancanza di ferro;
  • Stomatite aftosa;
  • Debolezza muscolare.

Esistono però anche una forma subclinica e una forma silente della mattia. La forma subclinica è caratterizzata da sintomi minori, solitamente extra intestinali, quella silente dall’assenza di sintomi.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA CELIACHIA?

La celiachia viene definita patologia multifattoriale, in quanto la sua origine è caratterizzata da un fattore ambientale, ovvero l’assunzione di glutine, ed un fattore genetico.

Esistono infatti persone che, per motivi genetici, sono portatrici di alcune proteine, definite Complesso Maggiore di Istocompatibilità di tipo II (MHC II), che cooperano con le cellule immunitarie e provocano la reazione avversa del sistema immunitario.

Oltre alla predisposizione genetica, potrebbero essere causa della comparsa anche:

  • Infezione intestinale da rotavirus nell’infanzia;
  • Fattori fisiologici come infezioni gastroenteriche o la gravidanza;
  • Malattie autoimmuni (diabete di tipo 1, artrite reumatoide, tiroidite);
  • Sindromi genetiche.

DIAGNOSI E TRATTAMENTO

Date le gravi conseguenze di una trascuratezza della malattia, qualora si sospettasse di essere affetti da celiachia è molto importante consultare uno specialista che eseguirà i dovuti esami e accertamenti.

Diagnosticata la malattia, il paziente dovrà seguire una dieta rigorosamente priva di glutine elaborata da un medico competente. È fondamentale non improvvisare diete fai da te, che possono essere dannose per la salute.
In linea generale sono vietati:

  • Pasta;
  • Pane;
  • Dolci;
  • Derivati del pane fatti con cereali e farine a base di avena, frumento, farro, orzo, grano, Kamut e malto;
  • Piatti pronti che possono contenere tracce di glutine;
  • Lievito;
  • Dadi alimentari;
  • Farmaci contenti amido;
  • E altro.

Ed è molto importante controllare che qualsiasi cibo o medicinale non contenga glutine e possibili tracce.

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