Ecografia al seno

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Ecografia al seno: Uno strumento fondamentale per la salute del seno

L’ecografia al seno, o ecografia mammaria, è un esame diagnostico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare la struttura interna del seno. Si tratta di un test di imaging molto utilizzato in ambito clinico per valutare la salute del tessuto mammario, fornendo informazioni dettagliate su eventuali anomalie, come noduli, cisti o tumori.

Cos’è l’ecografia al seno?

L’ecografia al seno è una tecnica diagnostica che sfrutta gli ultrasuoni – onde sonore ad alta frequenza – per creare immagini delle strutture interne del seno. La sonda ecografica viene posizionata sulla superficie della pelle e, grazie all’emissione di onde sonore, riesce a captare le variazioni nel tessuto mammario, generando immagini in tempo reale che vengono visualizzate su un monitor.

Quando viene prescritta l’ecografia al seno?

L’ecografia mammaria può essere prescritta dal medico in diverse situazioni cliniche. Di seguito sono riportati i principali casi in cui questo esame è raccomandato:

  1. Valutazione di noduli sospetti: Se una donna o un medico nota un nodulo al seno durante l’autoesame o durante una visita di controllo, l’ecografia è il primo passo per determinare se il nodulo è una cisti (una sacca piena di liquido) o una massa solida, che potrebbe necessitare ulteriori indagini.
  2. Controllo di aree anomale rilevate da mammografia: Se la mammografia rileva un’area sospetta o ambigua, l’ecografia al seno può fornire ulteriori informazioni per chiarire la natura dell’anomalia.
  3. Valutazione del seno denso: Le donne con tessuto mammario denso possono beneficiare dell’ecografia al seno, poiché la mammografia potrebbe non essere sufficientemente efficace nel rilevare anomalie nascoste.
  4. Esame complementare durante la gravidanza: L’ecografia è una tecnica sicura in gravidanza, poiché non utilizza radiazioni. Se durante la gravidanza si avverte un nodulo o un’anomalia al seno, l’ecografia è l’esame di elezione per una diagnosi precoce e accurata.
  5. Monitoraggio di cisti o altre anomalie: Se vengono rilevate cisti o altre anomalie al seno, il medico potrebbe consigliare un monitoraggio nel tempo attraverso ecografie ripetute per valutare se la situazione evolve o rimane stabile.
  6. Guida per biopsia: L’ecografia al seno può essere utilizzata anche per guidare il medico durante una biopsia, aiutando a prelevare campioni di tessuto da un’area specifica del seno per un’analisi più approfondita.
  7. Dolore al seno o cambiamenti improvvisi: Anche in caso di dolore persistente al seno o cambiamenti della struttura del seno (come rigonfiamenti, rossore, secrezioni anomale dal capezzolo), l’ecografia può essere utile per escludere patologie sottostanti.

Come prepararsi per l’ecografia al seno

Una delle caratteristiche più positive dell’ecografia al seno è che non richiede una preparazione specifica. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti che è bene tenere a mente prima di sottoporsi all’esame:

  1. Abbigliamento comodo: È consigliabile indossare abiti che siano facili da rimuovere dalla parte superiore del corpo, poiché sarà necessario scoprire il seno per l’esame.
  2. Informare il medico di eventuali gravidanze: Anche se l’ecografia è sicura durante la gravidanza, è sempre buona norma informare il medico su un’eventuale gestazione o sull’allattamento.
  3. Nessun uso di lozioni o creme: Evitare di applicare lozioni, oli o polveri sul seno o sulla pelle il giorno dell’esame, poiché questi prodotti potrebbero interferire con la qualità delle immagini ecografiche.


Come si svolge l’esame

L’ecografia al seno è un esame semplice, indolore e relativamente rapido. Generalmente, la procedura richiede dai 15 ai 30 minuti. Ecco i principali passaggi dell’esame:

  1. Posizione del paziente: La paziente si sdraia su un lettino, con il torace scoperto. A volte potrebbe essere necessario sollevare leggermente un braccio sopra la testa per migliorare l’accesso alla zona da esaminare.
  2. Applicazione del gel: Il medico o il tecnico applica un gel conduttivo sul seno. Questo gel aiuta la sonda a scivolare agevolmente sulla pelle e facilita la trasmissione delle onde sonore attraverso i tessuti.
  3. Uso della sonda ecografica: La sonda ecografica viene fatta scorrere delicatamente sul seno, emettendo onde sonore ad alta frequenza. Queste onde rimbalzano sulle diverse strutture del seno e vengono convertite in immagini visualizzabili su un monitor.
  4. Movimento della sonda: Il medico muove la sonda in diverse direzioni per ottenere immagini da più angolazioni e assicurarsi di esaminare tutte le aree del seno, incluso il tessuto sotto il capezzolo e vicino alla parete toracica.
  5. Esame completato: Dopo aver esaminato il seno e raccolto le immagini necessarie, il medico rimuove il gel dalla pelle e l’esame è terminato.

Vantaggi e limiti dell’ecografia al seno

L’ecografia al seno offre numerosi vantaggi rispetto ad altre tecniche di imaging, ma presenta anche alcuni limiti. Vediamoli in dettaglio:

  1. Non utilizza radiazioni: A differenza della mammografia, che impiega radiazioni ionizzanti, l’ecografia utilizza solo onde sonore, rendendola sicura per tutte le pazienti, incluse le donne in gravidanza o in allattamento.
  2. Valutazione di noduli: L’ecografia è molto efficace nel distinguere tra cisti piene di liquido e masse solide, un’informazione fondamentale per la diagnosi differenziale.
  3. Esame indolore e non invasivo: L’ecografia non richiede aghi, incisioni o preparazioni particolari, ed è ben tollerata dalla maggior parte delle donne.
  4. Ottima per seni densi: In pazienti con seno denso, dove la mammografia potrebbe non fornire immagini chiare, l’ecografia rappresenta un’alternativa diagnostica più precisa.

È un esame sicuro, rapido e poco invasivo, che gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella gestione delle malattie ginecologiche.

Cosa può diagnosticare l’ecografia al seno?

L’ecografia al seno può rilevare diverse condizioni e patologie, tra cui:

  • Cisti: Sacche piene di liquido che si formano all’interno del tessuto mammario. L’ecografia può determinare se un nodulo è una cisti o una massa solida.
  • Fibroadenomi: Tumori benigni del tessuto connettivo che spesso si manifestano come noduli fermi e indolori. Sono più comuni nelle donne giovani e possono essere facilmente identificati con l’ecografia.
  • Tumori maligni: Anche se l’ecografia non è uno strumento di screening principale per il cancro al seno, può rilevare tumori sospetti, in particolare quando viene utilizzata come follow-up dopo una mammografia.
  • Infezioni o ascessi: In caso di infezioni o infiammazioni del seno, come la mastite, l’ecografia può rilevare la presenza di ascessi pieni di pus.

Sebbene non sostituisca la mammografia come esame di screening, l’ecografia offre un’ulteriore opportunità per chiarire eventuali dubbi diagnostici, soprattutto nelle donne con seno denso o in giovani pazienti.

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