Sintomi di ictus: come riconoscerli subito e agire in tempo

Ultimo aggiornamento: 16/05/2025

L’ictus è un’emergenza medica che colpisce improvvisamente il cervello, interrompendo l’apporto di sangue e ossigeno a una parte del tessuto cerebrale. Riconoscere subito i sintomi dell’ictus è fondamentale per intervenire tempestivamente e limitare i danni neurologici, che possono essere gravi o addirittura irreversibili. In alcuni casi, il riconoscimento precoce dei segnali può letteralmente salvare una vita.

Che cos’è l’ictus?

Esistono due principali tipi di ictus:

  • Ictus ischemico: è il più comune (circa l’80% dei casi) e si verifica quando un coagulo blocca il flusso sanguigno in un’arteria cerebrale.
  • Ictus emorragico: causato dalla rottura di un vaso sanguigno nel cervello, con conseguente emorragia.

Entrambi i tipi interrompono l’apporto di ossigeno alle cellule cerebrali, che iniziano a morire nel giro di pochi minuti. Da qui l’importanza di agire con urgenza.

I sintomi principali da riconoscere subito

I sintomi di ictus possono variare da persona a persona, ma alcuni segnali sono tipici e riconoscibili. L’acronimo FAST (in inglese, “veloce”) è un modo utile per ricordare i sintomi chiave:

  • F – Face (volto): il viso appare asimmetrico, con una caduta di un lato della bocca o un sorriso storto.
  • A – Arms (braccia): difficoltà a sollevare le braccia o a tenerle sollevate; una delle due cade o è più debole.
  • S – Speech (linguaggio): difficoltà a parlare, pronuncia confusa o incapace di articolare frasi comprensibili.
  • T – Time (tempo): se si nota uno di questi sintomi, è il momento di chiamare subito il 118.

Altri segnali d’allarme includono:

  • Intorpidimento o debolezza improvvisa su un lato del corpo (volto, braccio, gamba)
  • Confusione o difficoltà a comprendere il linguaggio
  • Vista offuscata o perdita improvvisa della vista in uno o entrambi gli occhi
  • Vertigini, perdita di equilibrio o coordinazione
  • Mal di testa improvviso e violento, spesso accompagnato da nausea o vomito (più comune nell’ictus emorragico)

Perché è importante agire in fretta

Nel caso di un ictus, ogni minuto conta. Più tempo passa, più neuroni muoiono. La finestra terapeutica ideale per somministrare farmaci salvavita come la trombolisi (che scioglie i coaguli) è di circa 4,5 ore dall’insorgenza dei sintomi. Dopo questo tempo, le possibilità di recupero diminuiscono notevolmente.

Cosa fare se si sospetta un ictus

  • Chiama immediatamente il 118: non aspettare che i sintomi scompaiano.
  • Non guidare la persona all’ospedale: è preferibile attendere i soccorsi, che possono attivare il protocollo d’emergenza già in ambulanza.
  • Non somministrare farmaci a meno che non siano prescritti specificamente per l’ictus.

Sapere come riconoscere i sintomi dell’ictus può fare la differenza tra la vita e la morte, tra una completa guarigione e una disabilità permanente. Diffondere questa consapevolezza è un atto di prevenzione fondamentale per tutta la comunità. Ricorda: se noti anche solo uno dei segnali FAST, non perdere tempo. L’intervento tempestivo è l’arma più potente contro l’ictus.

Articolo a cura di:

Daniela Zepponi

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