Asma bronchiale: diagnostichiamola con la spirometria con reversibilità

Ultimo aggiornamento: 04/02/2025

L’asma bronchiale è una patologia respiratoria cronica caratterizzata da infiammazione e iperreattività delle vie aeree, con episodi ricorrenti di ostruzione bronchiale reversibile. Una diagnosi tempestiva e accurata è fondamentale per impostare una terapia adeguata e migliorare la qualità della vita del paziente. Tra gli strumenti diagnostici più efficaci troviamo la spirometria con test di reversibilità, un esame semplice ma essenziale per confermare la presenza della malattia.

Cos’è la spirometria?

La spirometria è un esame che riguarda la funzionalità respiratoria e che misura il volume e la velocità del flusso d’aria nei polmoni. Il test viene eseguito utilizzando uno spirometro, un dispositivo che registra la quantità d’aria inspirata ed espirata e la velocità con cui viene emessa. I parametri principali valutati sono:

  • Volume espiratorio forzato nel primo secondo: indica la quantità d’aria espulsa nel primo secondo di un’espirazione forzata. Capacità vitale forzata: rappresenta il volume totale d’aria che il paziente può espirare con il massimo sforzo.
  • Rapporto tra il primo e il secondo: permette di identificare la presenza di ostruzione bronchiale.

Spirometria con test di reversibilità: come funziona?

Il test di reversibilità viene eseguito in due fasi:

  1. Spirometria basale: il paziente esegue il test iniziale per valutare la funzionalità respiratoria.
  2. Somministrazione di broncodilatatore: al paziente viene somministrato un farmaco broncodilatatore a rapida azione, come il salbutamolo, per via inalatoria.
  3. Spirometria post-broncodilatatore: dopo circa 15-20 minuti, si ripete il test per valutare la risposta ai farmaci.

Se il valore del FEV1 aumenta del 12% o più (e almeno di 200 ml) rispetto ai valori basali, si conferma la reversibilità dell’ostruzione bronchiale, un criterio diagnostico fondamentale per l’asma.

Perché la spirometria con reversibilità è importante nella diagnosi dell’asma?

L’asma bronchiale può essere confusa con altre patologie respiratorie. La spirometria con test di reversibilità consente di distinguere queste condizioni: mentre nell’asma l’ostruzione è reversibile, nella BPCO la risposta al broncodilatatore è generalmente scarsa o assente.

Indicazioni per eseguire la spirometria

Il test è raccomandato nei pazienti che presentano sintomi che possano far pensare all’ asma, quali:

  • Dispnea episodica o persistente
  • Tosse secca, spesso notturna
  • Sensazione di costrizione toracica
  • Respiro sibilante (wheezing), soprattutto dopo sforzi fisici

È consigliato anche nei soggetti a rischio, come coloro con una storia familiare di asma o allergie, per confermare la diagnosi ed escludere altre malattie respiratorie.

La spirometria con test di reversibilità rappresenta uno strumento diagnostico essenziale per confermare la presenza di asma bronchiale e evitare di confonderla con altre patologie. Una giusta diagnosi consente di impostare un trattamento personalizzato, migliorando il controllo della malattia e la qualità di vita del paziente. Se si sospetta l’asma, rivolgersi a uno specialista pneumologo per eseguire il test è il primo passo verso una gestione efficace della patologia.

Articolo a cura di:

Daniela Zepponi

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