- Che cos’è il vitreo e cosa accade quando si distacca
- I sintomi principali
- Fattori di rischio
- Diagnosi e controlli
- Come gestire il distacco del vitreo
Capita a molte persone, soprattutto dopo i 50 anni, di notare all’improvviso piccole macchie scure, filamenti o puntini che sembrano galleggiare davanti agli occhi. Sono i cosiddetti “corpi mobili vitreali”, comunemente descritti come mosche volanti. Nella maggior parte dei casi non rappresentano un pericolo, ma a volte possono essere il segnale di un problema più serio: il distacco del vitreo.
Che cos’è il vitreo e cosa accade quando si distacca
Il vitreo è una sostanza gelatinosa e trasparente che riempie la parte interna dell’occhio, contribuendo a mantenerne la forma e a trasmettere correttamente la luce alla retina. Con l’avanzare dell’età, il vitreo tende a modificare la sua consistenza: da gel si liquefa parzialmente, riducendo l’adesione con la retina. Questo processo può portare al distacco posteriore del vitreo (DPV), un fenomeno comune e generalmente benigno.
Il distacco del vitreo, infatti, non compromette di per sé la vista in modo permanente. Tuttavia, durante questo processo, il vitreo può esercitare trazioni sulla retina e, in rari casi, provocarne una lacerazione o addirittura un distacco. Ed è proprio per questo che i sintomi non vanno mai sottovalutati.
I sintomi principali
I segnali tipici del distacco del vitreo sono:
- Mosche volanti (miodesopsie): piccole macchie scure, filamenti o ragnatele che si muovono seguendo i movimenti oculari.
- Lamp flashes (fotopsie): brevi lampi di luce, soprattutto in ambienti bui, dovuti alla trazione del vitreo sulla retina.
- Visione offuscata o macchie mobili più dense: quando i corpi mobili si addensano, possono dare fastidio alla lettura o alla visione nitida.
Se compaiono improvvisamente molte mosche volanti, associate a lampi di luce o a una riduzione del campo visivo (come un’ombra laterale), è fondamentale rivolgersi subito a un oculista. Questi sintomi possono indicare una complicanza retinica che necessita di trattamento urgente.
Fattori di rischio
Il distacco del vitreo è più frequente con l’invecchiamento, ma esistono condizioni che aumentano la probabilità di svilupparlo:
- miopia elevata;
- traumi oculari;
- interventi chirurgici all’occhio, come la cataratta;
- familiarità per patologie retiniche.
Diagnosi e controlli
La diagnosi si effettua con una visita oculistica approfondita che include l’esame del fondo oculare. In alcuni casi può essere richiesta un’ecografia oculare per valutare meglio le condizioni del vitreo e della retina.
Il controllo tempestivo permette di distinguere un distacco del vitreo semplice da una complicanza retinica. Infatti, una lacerazione retinica, se non trattata con il laser o con altre tecniche, può evolvere in distacco di retina, condizione grave che può compromettere la vista in modo permanente.
Come gestire il distacco del vitreo
Nella maggior parte dei casi, il distacco del vitreo non richiede alcun trattamento: i sintomi tendono a ridursi spontaneamente nel giro di settimane o mesi, quando il cervello impara a ignorare i corpi mobili. Tuttavia, il paziente deve essere monitorato con controlli periodici, soprattutto nelle prime fasi.
Nei casi più gravi, con corpi mobili vitreali molto densi e invalidanti, può essere presa in considerazione la vitrectomia, un intervento chirurgico che rimuove il vitreo. Si tratta però di un’opzione rara e riservata a situazioni selezionate.
Le “mosche volanti” non devono sempre destare preoccupazione, ma non vanno neppure ignorate. Un controllo oculistico tempestivo è fondamentale per distinguere un fenomeno benigno dal campanello d’allarme di una patologia più seria. La regola d’oro è chiara: se i sintomi compaiono improvvisamente o peggiorano, bisogna consultare subito uno specialista. Solo così è possibile garantire la salute degli occhi e prevenire complicazioni pericolose.