La spesa medica e la marca da bollo
Cosa rappresenta
Nell’ordinamento tributario italiano esistono l’imposizione diretta e quella indiretta. Rientrano sotto quest’ultima voce vari tributi come l’imposta sul valore aggiunto (iva) e l’imposta di bollo. Esse sono tra loro alternative, si applicano quindi a fattispecie ben definite ed ognuna ha diverse modalità di pagamento.
Per quanto riguarda l’imposta di bollo, tra le forme di pagamento più note, vi è senz’altro quella della apposizione su di un documento della famosa “marca” di importo variabile a seconda della fattispecie impositiva.
Chi lo applica
Nel caso delle spese mediche la marca da bollo va applicata dal soggetto che emette la fattura (struttura) nel momento in cui spedisce o consegna l’originale al cliente, ma l’onere può essere esplicitamente trasferito sul cliente stesso evidenziandone il pagamento a parte. Nulla vieta infatti che l’importo del tributo sia a carico del cliente e venga a quest’ultimo addebitato in aggiunta al compenso professionale.
Quando vine applicata in sanità
La marca da bollo si applica sulle fatture di importo superiore ad euro 77,47 nella misura di 2 euro.
In caso di smarrimento della fattura da parte del cliente, le copie seguono il medesimo trattamento ai fini dell’imposta di bollo previsto per la fattura originale, quindi la marca va apposta anche sulla copia.