Polipi intestinali: quando sono pericolosi e come si trattano

Ultimo aggiornamento: 20/05/2025

I polipi intestinali sono escrescenze che si sviluppano sulla mucosa interna dell’intestino, soprattutto nel colon e nel retto. Spesso vengono scoperti in modo casuale durante controlli di screening come la colonscopia, poiché nella maggior parte dei casi non causano sintomi evidenti. Tuttavia, è importante non sottovalutarli, perché alcuni tipi di polipi possono evolvere in forme tumorali.

Che cosa sono i polipi intestinali

Un polipo è una formazione anomala di tessuto che sporge dalla parete interna dell’intestino. Esistono diverse tipologie di polipi, ma i più comuni sono:

  • Polipi iperplastici: in genere benigni, con basso rischio di trasformazione maligna.
  • Adenomi: più comuni nei soggetti adulti, hanno un potenziale precanceroso e, se trascurati, possono diventare tumori del colon-retto.
  • Polipi infiammatori: spesso associati a malattie infiammatorie croniche intestinali come la colite ulcerosa.
  • Polipi amartomatosi: rari, spesso legati a sindromi genetiche.

Quando sono pericolosi

Non tutti i polipi sono pericolosi, ma alcuni possono diventare cancerosi nel tempo. Il rischio dipende da vari fattori:

  • Tipo di polipo (gli adenomi sono i più a rischio)
  • Dimensione: i polipi più grandi (oltre 1 cm) sono più probabilmente precancerosi
  • Numero: la presenza di più polipi aumenta il rischio
  • Familiarità: chi ha parenti con polipi o tumore del colon ha un rischio maggiore
  • Età: sopra i 50 anni, il rischio di sviluppare polipi aumenta sensibilmente

La buona notizia è che la rimozione tempestiva dei polipi durante una colonscopia può prevenire lo sviluppo del cancro del colon-retto.

Sintomi da non ignorare

Molti polipi non danno sintomi, ma in alcuni casi possono manifestarsi con:

  • Sangue nelle feci o perdita ematica rettale
  • Alterazioni dell’alvo: diarrea o stitichezza persistenti
  • Dolore addominale
  • Anemia: dovuta a perdite di sangue occulte

In presenza di questi sintomi, è opportuno rivolgersi al medico per una valutazione.

Diagnosi e trattamento

La colonscopia è l’esame di riferimento per individuare e rimuovere i polipi. Durante la procedura, il gastroenterologo può vedere l’intero colon e, se trova dei polipi, può rimuoverli direttamente con appositi strumenti.

I tessuti prelevati vengono poi analizzati al microscopio per determinarne la natura (benigna o maligna). In casi particolari, possono essere necessari ulteriori interventi chirurgici o esami di approfondimento.

Prevenzione e controlli

La prevenzione dei polipi intestinali si basa su:

  • Screening regolari a partire dai 50 anni (prima, se si ha familiarità per tumore al colon)
  • Dieta ricca di fibre, frutta e verdura
  • Limitare il consumo di carne rossa e insaccati
  • Evitare fumo e alcol
  • Attività fisica regolare

In alcuni casi, chi presenta polipi con caratteristiche particolari può essere inserito in un programma di sorveglianza personalizzato, con controlli a intervalli ravvicinati.

I polipi intestinali non vanno mai sottovalutati. Anche se spesso innocui, possono rappresentare il primo passo verso una malattia più seria come il tumore del colon-retto. Per questo è fondamentale aderire ai programmi di screening e non trascurare eventuali sintomi. La diagnosi precoce e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Articolo a cura di:

Daniela Zepponi

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