Uroflussometria: l’esame che misura la tua salute urinaria

Ultimo aggiornamento: 17/06/2025

L’uroflussometria è un esame semplice, non invasivo e indolore che permette di valutare la qualità e l’efficacia della minzione. In pochi minuti, fornisce informazioni preziose sul funzionamento delle vie urinarie inferiori, ed è spesso uno dei primi strumenti diagnostici utilizzati dagli urologi per indagare sintomi come difficoltà a urinare, flusso debole o bisogno frequente di andare in bagno.

Cos’è l’uroflussometria?

L’uroflussometria misura la quantità e la velocità del flusso urinario durante una minzione spontanea. Il test viene eseguito facendo urinare il paziente in un apposito strumento, simile a un water, collegato a un sistema elettronico che registra in tempo reale il volume di urina espulsa, la durata dell’emissione e la velocità del getto.

Il risultato principale è il “flusso massimo” (Qmax), espresso in millilitri al secondo: un valore utile per capire se l’urina riesce a fuoriuscire in modo normale oppure se c’è un ostacolo o un indebolimento del muscolo vescicale.

Quando è indicato?

L’uroflussometria è utile per uomini, donne e bambini, e viene consigliata quando si manifestano sintomi come:

  • flusso urinario debole o interrotto;
  • sensazione di svuotamento incompleto della vescica;
  • bisogno frequente o urgente di urinare;
  • difficoltà a iniziare la minzione (esitazione);
  • incontinenza urinaria;
  • infezioni urinarie ricorrenti;
  • disturbi minzionali in età pediatrica o in gravidanza.

Negli uomini, è spesso utilizzata per valutare l’ipertrofia prostatica benigna (IPB), una condizione comune dopo i 50 anni, che può causare ostruzione al flusso urinario. Nelle donne, può essere utile per analizzare disfunzioni del pavimento pelvico o problemi vescicali dopo il parto o la menopausa.

L’esame non richiede preparazioni particolari, se non quella di arrivare con la vescica piena, quindi si consiglia di non urinare nell’ora precedente e di bere acqua prima dell’appuntamento. Il paziente viene accompagnato in un ambiente riservato, dove urina nel flussometro. Non ci sono aghi, sondini né strumenti invasivi.

Il sistema elabora i dati e produce un grafico chiamato uroflussogramma, che mostra la curva del flusso nel tempo. Il medico interpreta il tracciato confrontandolo con valori di riferimento, per stabilire se la minzione è normale o alterata.

L’uroflussometria può evidenziare diverse condizioni:

  • Ostruzioni delle vie urinarie (es. stenosi, ipertrofia prostatica);
  • Disfunzioni vescicali, come la vescica ipotonica o iperattiva;
  • Difficoltà neurologiche che alterano il controllo della minzione;
  • Disturbi funzionali legati ad ansia, abitudini scorrette o traumi.

In caso di anomalie, il medico può decidere di approfondire con altri esami, come l’ecografia vescicale, l’esame delle urine o uno studio urodinamico completo.

Perché è importante?

Spesso, chi ha problemi urinari tende a conviverci per imbarazzo o rassegnazione. Eppure, sintomi come un getto debole o le minzioni frequenti notturne possono essere segnali importanti di patologie curabili. L’uroflussometria, con la sua rapidità e facilità di esecuzione, rappresenta un ottimo punto di partenza per una diagnosi corretta e tempestiva.

La salute delle vie urinarie è fondamentale per il benessere quotidiano e per la qualità della vita. L’uroflussometria è un esame semplice ma potente: bastano pochi minuti per ottenere informazioni chiare su come funziona il nostro apparato urinario. Se noti cambiamenti nella tua minzione, non aspettare: parlarne con il medico è il primo passo verso una soluzione efficace.

Articolo a cura di:

Daniela Zepponi

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