
Ottobre, mese della prevenzione: l’importanza dello screening e delle tecnologie di ultima generazione
Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la neoplasia più diffusa tra le donne in Italia. Secondo il rapporto I numeri del cancro in Italia 2024 dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), le nuove diagnosi sono state poco più di 53mila, in calo rispetto all’anno precedente. Un dato che, insieme all’88% di sopravvivenza a cinque anni, testimonia i progressi della ricerca e l’efficacia dei programmi di screening.
Oggi si guarisce di più e prima, grazie alla combinazione di tecnologie sempre più avanzate e di una maggiore consapevolezza sull’importanza dei controlli regolari. La diagnosi precoce resta infatti l’arma più efficace contro il tumore al seno: individuare la malattia in fase iniziale significa poter intervenire con trattamenti meno invasivi e con maggiori possibilità di guarigione.
Mammografia 3D ed ecografia automatizzata: la nuova era della diagnosi
Tra le innovazioni più rilevanti spicca la mammografia 3D con tomosintesi, che consente una ricostruzione tridimensionale del seno a partire da più immagini radiografiche. Rispetto alla mammografia tradizionale, offre una visione più nitida dei tessuti e permette di individuare lesioni anche molto piccole, riducendo il numero di falsi positivi. È una tecnologia che si sta diffondendo rapidamente nei centri diagnostici italiani, destinata a diventare il nuovo standard dello screening mammografico, importante prevenzione del tumore al seno.
Accanto a essa, cresce l’utilizzo dell’ecografia automatizzata (ABUS – Automated Breast Ultrasound System), particolarmente utile nelle donne con seno denso, in cui il tessuto ghiandolare può “nascondere” eventuali anomalie alla mammografia. L’ABUS permette di acquisire immagini volumetriche ad alta risoluzione in modo automatico, migliorando l’accuratezza diagnostica e riducendo la dipendenza dall’operatore. Insieme, queste due tecniche garantiscono un controllo più approfondito e personalizzato.
Screening e consapevolezza: due alleati fondamentali
A completare il percorso diagnostico del tumore al seno ci sono poi i marker tumorali, esami del sangue che rilevano la presenza di sostanze prodotte dalle cellule tumorali o dall’organismo in risposta al tumore. Sebbene non sostituiscano mammografia ed ecografia, possono essere utili nel monitoraggio dei pazienti già in trattamento o in follow-up, fornendo informazioni sull’andamento della malattia.
Fondamentale resta la partecipazione ai programmi di screening, che in Italia hanno raggiunto una copertura del 94%, con oltre quattro milioni di inviti l’anno. Tuttavia, persistono differenze territoriali: mentre Nord e Centro superano il 100% di adesione, il Sud e le Isole restano più indietro, con una media del 79%. Colmare questo divario significa salvare vite, perché ogni diagnosi anticipata può fare la differenza.
Iniziative e cultura della prevenzione del tumore al seno
Ottobre è anche un mese di sensibilizzazione, in cui istituzioni e associazioni si uniscono per promuovere la cultura della prevenzione. Tra le iniziative più significative c’è FrecciaRosa, il progetto itinerante ideato dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo Ferrovie dello Stato. Giunto alla quindicesima edizione, trasforma per tutto il mese i treni in veri e propri “ambulatori viaggianti”, dove medici e volontari offrono consulenze gratuite, visite senologiche e materiale informativo.
L’edizione 2025 si concentra sul concetto di “prevenzione in movimento”, abbracciando l’approccio One Health, che lega la salute individuale a quella dell’ambiente e della comunità. Un messaggio di responsabilità condivisa che ricorda quanto il benessere personale dipenda anche dalle nostre scelte quotidiane: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, riduzione del consumo di alcol e fumo.
Infine, grazie ai progressi della ricerca e alla sinergia tra clinica e tecnologia, oggi la diagnosi del tumore al seno è più precisa e tempestiva che mai. Ma la prevenzione non si ferma a ottobre. Fare regolarmente una mammografia o un’ecografia mammaria, seguire i consigli del proprio medico e partecipare agli screening gratuiti offerti dal Servizio Sanitario Nazionale rimane il modo più efficace per prendersi cura di sé, ogni giorno dell’anno.
















