
- Che cos’è la tiroidite di Hashimoto
- Sintomi della tiroidite di Hashimoto
- Sintomi della tiroidite di Hashimoto
La tiroide di Hashimoto, anche nota come tiroidite cronica autoimmune, è una malattia che colpisce la tiroide, una ghiandola fondamentale per il metabolismo, situata alla base del collo. Si tratta di una patologia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca per errore le cellule tiroidee, causando infiammazione e, progressivamente, una riduzione della funzionalità tiroidea (ipotiroidismo).
Colpisce soprattutto le donne, in particolare tra i 30 e i 50 anni, ma può manifestarsi anche negli uomini e nei bambini.
Che cos’è la tiroidite di Hashimoto
Nella tiroidite di Hashimoto, il sistema immunitario produce autoanticorpi (come gli anti-TPO e gli anti-Tg) che attaccano la tiroide, causando un’infiammazione cronica. Questo processo danneggia progressivamente la ghiandola, riducendo la sua capacità di produrre gli ormoni tiroidei.
Il risultato, nella maggior parte dei casi, è un ipotiroidismo, ovvero una condizione in cui il metabolismo rallenta e l’organismo fatica a svolgere le sue normali funzioni.
Sintomi della tiroidite di Hashimoto
I sintomi della tiroidite di Hashimoto spesso si sviluppano lentamente e possono essere confusi con quelli di altre condizioni. Tra i segnali più comuni troviamo:
- Stanchezza persistente
- Aumento di peso inspiegato
- Intolleranza al freddo
- Pelle secca
- Capelli e unghie fragili
- Depressione o sbalzi d’umore
- Difficoltà di concentrazione (nebbia mentale)
- Stitichezza
- Ciclo mestruale irregolare
- Voce rauca o sensazione di “nodo alla gola”
In alcuni casi, può comparire un gozzo (un rigonfiamento visibile del collo dovuto all’ingrossamento della tiroide).
Poiché i sintomi sono spesso sfumati e si sviluppano nel tempo, molte persone vivono per anni con la malattia senza una diagnosi.
Come si diagnostica la tiroidite di Hashimoto
La diagnosi della tiroidite di Hashimoto si basa su tre elementi principali:
-
Esami del sangue
- TSH (ormone tireostimolante): tende ad aumentare quando la tiroide funziona poco.
- FT3 e FT4: possono essere normali nelle fasi iniziali, ma si riducono con l’evoluzione della malattia.
- Autoanticorpi anti-TPO e anti-Tg: la loro presenza conferma l’origine autoimmune.
-
Ecografia tiroidea
- Mostra una tiroide spesso disomogenea, con aree ipoecogene tipiche dell’infiammazione cronica.
-
Valutazione clinica
- Il medico considera i sintomi, la familiarità per malattie autoimmuni e altri fattori di rischio.
Hashimoto si può curare?
Non esiste una cura definitiva per l’autoimmunità, ma l’ipotiroidismo che ne deriva può essere trattato con la levotiroxina, un ormone sintetico che sostituisce il T4 prodotto dalla tiroide. Il trattamento è generalmente efficace e permette di tenere sotto controllo i sintomi e mantenere una buona qualità della vita.
Il monitoraggio periodico della funzione tiroidea è fondamentale per regolare il dosaggio del farmaco nel tempo.
La tiroidite di Hashimoto è una malattia comune, spesso sottovalutata per la sua evoluzione lenta e silenziosa. Riconoscere i sintomi e rivolgersi al medico per una corretta diagnosi è il primo passo per riprendere in mano il proprio benessere. Con una terapia mirata e controlli regolari, è possibile convivere serenamente con questa condizione.