- Effetti sulla postura e problemi muscolo-scheletrici
- Conseguenze psicologiche: il fenomeno del phubbing e la dipendenza dall’essere sempre connessi
- Incidenti stradali e distrazione da smartphone: un’analisi statistica
- Cosa fare per ridurre i rischi?
- Conclusione
Nell’era digitale, il cellulare è diventato quasi un’estensione del corpo umano, utilizzato ovunque, in qualsiasi momento, persino durante una semplice passeggiata.
Tuttavia, ciò che può sembrare un gesto innocuo ha un impatto negativo sulla salute, sulla sicurezza personale e sulla capacità di restare vigili.
I rischi legati all’uso dello smartphone mentre si cammina sono sottovalutati, soprattutto tra i giovani, che risultano essere i più esposti a questo tipo di comportamento.
Questo fenomeno è detto cecità cognitiva: si ignora del tutto un ostacolo o un pericolo imminente, perché l’attenzione è concentrata sullo schermo.
Non è un problema visivo, ma cognitivo: la mente non elabora ciò che non riceve attenzione.
Secondo uno studio pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero di pedoni coinvolti in incidenti legati alla distrazione da cellulare è cresciuto del 40% negli ultimi dieci anni.
In particolare, i giovani tra i 15 e i 29 anni rappresentano la fascia più colpita, con una percentuale di incidenti più alta rispetto agli adulti.
Effetti sulla postura e problemi muscolo-scheletrici
L’uso prolungato del cellulare mentre si cammina ha un impatto negativo anche sulla postura.
Guardare in basso per controllare il telefono provoca una posizione scorretta della testa e del collo, mettendo pressione sulla colonna vertebrale.
Questa condizione, nota come Text Neck, è causata dalle posizioni scorrette che si assumono durante l’uso prolungato di dispositivi mobili come smartphone o tablet.
Quando si guarda continuamente lo schermo, la testa si inclina in avanti, aumentando il carico sulla colonna cervicale.
Questo porta ad una serie di problemi, tra cui: dolore al collo, tensione muscolare, mal di testa, problemi posturali, dolore alle spalle e alla parte superiore della schiena.
Uno studio condotto dall’American Chiropractic Association ha rivelato che il semplice atto di chinarsi per guardare il telefono aumenta il peso percepito dal collo fino a 27 kg.
Non è sorprendente che molti giovani soffrano di dolori cronici alla cervicale, influenzati dall’uso intensivo di dispositivi mobili.
Conseguenze psicologiche: il fenomeno del phubbing e la dipendenza dall’essere sempre connessi
L’uso prolungato del cellulare, durante una passeggiata, può avere anche conseguenze psicologiche.
Il fenomeno del phubbing (unione delle parole phone e snubbing) descrive chi ignora le persone accanto a sé, per concentrarsi sul proprio telefono. Tutto questo sta influenzando i rapporti sociali, soprattutto tra i più giovani, riducendo la qualità delle interazioni umane e aumentando il senso di isolamento e solitudine.
In un’indagine condotta dalla Harvard University, il 67% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha ammesso di ignorare spesso i propri amici o familiari mentre cammina e usa il cellulare. A lungo andare, questa abitudine potrebbe alterare la percezione delle relazioni interpersonali, generando sentimenti di alienazione.
L’uso continuo dello smartphone è spesso inoltre legato ad ansia e stress.
Molti giovani sviluppano una vera e propria dipendenza dai social media e dai messaggi, sentendo la necessità di essere costantemente connessi: la maggior parte utilizza il cellulare mentre cammina perché si sente sopraffatto dal bisogno di controllare continuamente notifiche e aggiornamenti, con ripercussioni negative sul benessere psicologico.
Incidenti stradali e distrazione da smartphone: un’analisi statistica
Dati recenti raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) rivelano che 1 pedone su 5 coinvolto in incidenti stradali in Italia era distratto dall’uso del cellulare. Solo nel 2022, sono stati registrati oltre 11.000 incidenti legati alla distrazione da dispositivi mobili, con un picco di casi nelle aree urbane dove il traffico pedonale è più intenso. A livello globale, l’uso dello smartphone mentre si cammina, contribuisce ad aumentare del 20% il rischio di incidenti stradali, rendendo la distrazione una delle principali cause di infortuni tra i pedoni.
Cosa fare per ridurre i rischi?
È chiaro che l’uso del cellulare mentre si cammina non sia privo di rischi, ma ci sono alcune abitudini da adottare per minimizzare il pericolo:
• Essere consapevoli dell’ambiente circostante: per controllare il telefono, bisogna fermarsi in un luogo sicuro.
• Evitare di usare lo smartphone mentre si attraversa la strada: le distrazioni in prossimità degli incroci possono essere fatali.
• Postura corretta: bisogna mantenere il telefono all’altezza degli occhi per evitare sforzi inutili sul collo e sulla colonna vertebrale.
• Limitare l’uso del cellulare: si dovrebbe ridurre la necessità di essere costantemente connessi.
Conclusione
L’uso dello smartphone mentre si cammina può sembrare una pratica innocua, ma i dati dimostrano il contrario.
Dagli incidenti stradali ai problemi posturali, fino agli effetti psicologici, l’impatto negativo è significativo, specialmente tra i giovani. Essere consapevoli dei rischi, adottando nuove abitudini più sicure è il primo passo per proteggere la salute. È tempo di guardare oltre lo schermo e prendersi cura di sé.