
L’estate porta con sé sole, caldo e giornate all’aria aperta, ma anche alcune problematiche cutanee che tendono a peggiorare con le alte temperature. Una di queste è la disidrosi, una forma di dermatite localizzata soprattutto su mani e piedi, caratterizzata da vescicole pruriginose che possono causare fastidio e disagio. Sebbene non sia contagiosa, può influenzare in modo significativo la qualità della vita, soprattutto nei mesi più caldi.
Cos’è la disidrosi?
La disidrosi, detta anche eczema disidrosico, è una patologia dermatologica che colpisce il palmo delle mani, i lati delle dita e la pianta dei piedi. Si manifesta con piccole vescicole piene di liquido sieroso, spesso molto pruriginose. Nei casi più gravi, queste bollicine possono rompersi, provocando fessurazioni, arrossamenti, dolore e persino infezioni secondarie.
Questa condizione tende a essere ricorrente e a manifestarsi in forma acuta o cronica, con fasi di riacutizzazione più frequenti in estate.
Perché peggiora d’estate?
Le cause della disidrosi non sono del tutto note, ma diversi fattori possono contribuire, soprattutto nei mesi estivi:
- Sudorazione eccessiva: il caldo stimola una maggiore produzione di sudore, che può irritare la pelle e favorire la comparsa di vescicole.
- Umidità: ambienti umidi o mani e piedi costantemente bagnati (per esempio in piscina o al mare) aumentano il rischio di disidrosi.
- Allergie o dermatiti da contatto: l’uso di sandali, creme solari o detersivi può innescare una reazione cutanea.
- Stress e ansia: spesso la disidrosi si aggrava in periodi di stress emotivo, comune anche in estate, magari in vista delle vacanze o dei cambiamenti di routine.
Come riconoscerla?
La disidrosi si distingue per la comparsa di:
- Vescicole trasparenti e localizzate
- Prurito intenso
- Pelle secca o desquamata dopo la fase acuta
- Sensazione di bruciore o dolore se le bollicine si rompono
La diagnosi va sempre confermata da un medico dermatologo, che potrà escludere altre forme di dermatite o infezioni fungine.
Come si cura?
La cura della disidrosi dipende dalla gravità dei sintomi. In generale, si può intervenire con:
- Creme a base di corticosteroidi: per ridurre infiammazione e prurito.
- Impacchi umidi con soluzioni antisettiche (come il permanganato di potassio o l’acqua di riso) per asciugare le vescicole.
- Antistaminici orali: se il prurito è particolarmente fastidioso.
- Antibiotici locali o sistemici, solo se è presente un’infezione batterica.
Nei casi cronici o ricorrenti, può essere utile un approccio più approfondito, con test allergologici o terapie sistemiche prescritte dallo specialista.
Come prevenirla?
Per limitare le ricadute e prevenire nuovi episodi di disidrosi, soprattutto d’estate, è importante:
- Mantenere mani e piedi asciutti, evitando il contatto prolungato con acqua o sudore.
- Usare scarpe traspiranti e calze in cotone, evitando materiali sintetici.
- Evitare l’uso eccessivo di guanti in lattice o detergenti aggressivi.
- Idratare la pelle regolarmente, con creme emollienti e prive di profumi.
- Limitare lo stress, anche con tecniche di rilassamento o esercizio fisico moderato.
La disidrosi è una condizione fastidiosa ma gestibile, che tende a peggiorare nei mesi estivi a causa del caldo e dell’umidità. Riconoscerla tempestivamente e intervenire con i giusti trattamenti è fondamentale per ridurre i sintomi e migliorare il benessere della pelle. Con alcune precauzioni quotidiane, è possibile vivere un’estate più serena anche per chi soffre di questa forma di dermatite.







