Disidrosi a mani e piedi in estate: che fare?

Ultimo aggiornamento: 25/07/2025

L’estate porta con sé sole, caldo e giornate all’aria aperta, ma anche alcune problematiche cutanee che tendono a peggiorare con le alte temperature. Una di queste è la disidrosi, una forma di dermatite localizzata soprattutto su mani e piedi, caratterizzata da vescicole pruriginose che possono causare fastidio e disagio. Sebbene non sia contagiosa, può influenzare in modo significativo la qualità della vita, soprattutto nei mesi più caldi.

Cos’è la disidrosi?

La disidrosi, detta anche eczema disidrosico, è una patologia dermatologica che colpisce il palmo delle mani, i lati delle dita e la pianta dei piedi. Si manifesta con piccole vescicole piene di liquido sieroso, spesso molto pruriginose. Nei casi più gravi, queste bollicine possono rompersi, provocando fessurazioni, arrossamenti, dolore e persino infezioni secondarie.

Questa condizione tende a essere ricorrente e a manifestarsi in forma acuta o cronica, con fasi di riacutizzazione più frequenti in estate.

Perché peggiora d’estate?

Le cause della disidrosi non sono del tutto note, ma diversi fattori possono contribuire, soprattutto nei mesi estivi:

  • Sudorazione eccessiva: il caldo stimola una maggiore produzione di sudore, che può irritare la pelle e favorire la comparsa di vescicole.
  • Umidità: ambienti umidi o mani e piedi costantemente bagnati (per esempio in piscina o al mare) aumentano il rischio di disidrosi.
  • Allergie o dermatiti da contatto: l’uso di sandali, creme solari o detersivi può innescare una reazione cutanea.
  • Stress e ansia: spesso la disidrosi si aggrava in periodi di stress emotivo, comune anche in estate, magari in vista delle vacanze o dei cambiamenti di routine.

Come riconoscerla?

La disidrosi si distingue per la comparsa di:

  • Vescicole trasparenti e localizzate
  • Prurito intenso
  • Pelle secca o desquamata dopo la fase acuta
  • Sensazione di bruciore o dolore se le bollicine si rompono

La diagnosi va sempre confermata da un medico dermatologo, che potrà escludere altre forme di dermatite o infezioni fungine.

Come si cura?

La cura della disidrosi dipende dalla gravità dei sintomi. In generale, si può intervenire con:

  • Creme a base di corticosteroidi: per ridurre infiammazione e prurito.
  • Impacchi umidi con soluzioni antisettiche (come il permanganato di potassio o l’acqua di riso) per asciugare le vescicole.
  • Antistaminici orali: se il prurito è particolarmente fastidioso.
  • Antibiotici locali o sistemici, solo se è presente un’infezione batterica.

Nei casi cronici o ricorrenti, può essere utile un approccio più approfondito, con test allergologici o terapie sistemiche prescritte dallo specialista.

Come prevenirla?

Per limitare le ricadute e prevenire nuovi episodi di disidrosi, soprattutto d’estate, è importante:

  • Mantenere mani e piedi asciutti, evitando il contatto prolungato con acqua o sudore.
  • Usare scarpe traspiranti e calze in cotone, evitando materiali sintetici.
  • Evitare l’uso eccessivo di guanti in lattice o detergenti aggressivi.
  • Idratare la pelle regolarmente, con creme emollienti e prive di profumi.
  • Limitare lo stress, anche con tecniche di rilassamento o esercizio fisico moderato.

La disidrosi è una condizione fastidiosa ma gestibile, che tende a peggiorare nei mesi estivi a causa del caldo e dell’umidità. Riconoscerla tempestivamente e intervenire con i giusti trattamenti è fondamentale per ridurre i sintomi e migliorare il benessere della pelle. Con alcune precauzioni quotidiane, è possibile vivere un’estate più serena anche per chi soffre di questa forma di dermatite.

Articolo a cura di:

Daniela Zepponi

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