- Come si forma un livido
- Lividi: quando non preoccuparsi
- Quando è meglio approfondire
- Quando è meglio approfondire
- Possibili cause mediche
- Diagnosi e controlli
Un livido è un segno piuttosto comune: una caduta, un colpo accidentale o un piccolo trauma possono lasciare sulla pelle una macchia violacea che nel giro di qualche giorno tende a scomparire. In molti casi non c’è motivo di allarme. Tuttavia, quando i lividi compaiono senza una causa apparente, si ripetono con frequenza o sono particolarmente estesi, può essere il segnale che qualcosa non funziona come dovrebbe nel nostro organismo.
Come si forma un livido
Un livido, o ecchimosi, si forma quando piccoli vasi sanguigni sotto la pelle (capillari) si rompono a seguito di un trauma, facendo fuoriuscire sangue nei tessuti circostanti. Inizialmente la macchia è violacea o blu, poi con il tempo diventa verde-gialla fino a scomparire. Il processo di guarigione dura in media da 7 a 14 giorni.
Lividi: quando non preoccuparsi
Nella maggior parte dei casi, i lividi non sono pericolosi e sono dovuti a fattori comuni, come:
- piccoli urti di cui magari non ci si rende conto;
- fragilità capillare legata all’età;
- assunzione di alcuni farmaci, come aspirina o anticoagulanti, che rendono il sangue meno coagulabile;
- attività fisica intensa, che può provocare microtraumi ai muscoli.
Se i lividi sono rari, poco dolorosi e guariscono in tempi normali, non c’è motivo di allarmarsi.
Quando è meglio approfondire
Ci sono però situazioni in cui i lividi “inspiegabili” meritano attenzione medica:
- Comparsa frequente e senza traumi evidenti
Se i lividi compaiono regolarmente e non si ricordano urti o cadute, è bene indagare. - Lividi molto estesi o dolorosi
Ecchimosi particolarmente grandi o dolorose possono essere indice di problemi di coagulazione. - Guarigione lenta
Un livido che impiega molto tempo a scomparire può nascondere un disturbo sottostante. - Associazione con altri sintomi
Se ai lividi si accompagnano stanchezza marcata, sanguinamenti frequenti dal naso o dalle gengive, febbre o perdita di peso, è necessario rivolgersi subito al medico. - Lividi in zone insolite
La comparsa di ecchimosi in aree poco esposte a traumi, come schiena o addome, può essere un segnale da non sottovalutare.
Possibili cause mediche
Alcune condizioni che possono provocare lividi frequenti e inspiegabili includono:
- disturbi della coagulazione, come l’emofilia o la malattia di von Willebrand;
- carenze vitaminiche, in particolare di vitamina C e K, importanti per la salute dei vasi sanguigni e la coagulazione;
- alterazioni del midollo osseo o delle cellule del sangue, come leucemie o altre malattie ematologiche;
- uso cronico di farmaci anticoagulanti o cortisonici;
- problemi al fegato, che riducono la produzione di fattori della coagulazione.
Diagnosi e controlli
Il medico, dopo un’attenta anamnesi, può prescrivere esami del sangue come emocromo, test della coagulazione e dosaggi vitaminici. In base ai risultati, potrà indirizzare verso uno specialista ematologo o verso ulteriori approfondimenti.
Un livido occasionale non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, se i lividi compaiono spesso, senza motivo apparente o sono associati ad altri sintomi, è importante parlarne con il medico. Solo così si può escludere la presenza di disturbi più seri e intervenire tempestivamente. La regola è semplice: ascoltare il proprio corpo e non trascurare i segnali che invia.