I polmoni del pianeta in pericolo: la deforestazione

Ultimo aggiornamento: 12/11/2024
La deforestazione

Le foreste, spesso definite “i polmoni del pianeta”, svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del clima e nella salvaguardia della biodiversità. Tuttavia, la deforestazione in aree chiave come l’Amazzonia sta mettendo a rischio questi delicati ecosistemi, con conseguenze che si riflettono non solo sull’ambiente ma anche sulla salute globale. Questo articolo approfondisce il ruolo delle foreste, le cause e le conseguenze della deforestazione, e presenta i dati recenti relativi a uno dei fenomeni più preoccupanti per il nostro pianeta.

Il ruolo delle foreste nella regolazione del clima

Le foreste coprono circa il 31% della superficie terrestre e sono vitali per il bilancio globale del carbonio. Attraverso il processo di fotosintesi, le piante assorbono anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera e rilasciano ossigeno. Questo non solo riduce la quantità di gas serra, contribuendo a mitigare il cambiamento climatico, ma garantisce anche un’aria più pulita. Le foreste agiscono quindi come enormi serbatoi di carbonio: si stima che le foreste tropicali da sole immagazzinino tra i 90 e i 140 miliardi di tonnellate di carbonio.

Inoltre, le foreste regolano i cicli idrici locali e globali. Attraverso la traspirazione, rilasciano umidità nell’atmosfera, favorendo la formazione delle nuvole e influenzando i modelli di precipitazioni. Questa funzione è particolarmente evidente in foreste pluviali come l’Amazzonia, che contribuisce a stabilizzare il clima non solo nella regione, ma anche a livello globale.

La deforestazione: cause e conseguenze

Nonostante il loro valore inestimabile, le foreste del mondo sono sottoposte a pressioni crescenti a causa della deforestazione. Le cause principali di questo fenomeno includono l’agricoltura intensiva, l’allevamento di bestiame, l’espansione urbana, l’estrazione mineraria e il taglio illegale di alberi. In Amazzonia, ad esempio, una delle cause principali della deforestazione è legata alla coltivazione della soia e all’allevamento di bovini, alimentando la domanda di carne e prodotti agricoli a livello globale.

Le conseguenze della deforestazione sono devastanti. A livello ambientale, essa provoca una significativa perdita di biodiversità: molte specie animali e vegetali, molte delle quali non sono ancora state scoperte, rischiano l’estinzione a causa della distruzione dei loro habitat naturali. Oltre alla perdita di specie, la deforestazione contribuisce al riscaldamento globale, poiché la rimozione degli alberi riduce la capacità della Terra di assorbire CO2. È stato stimato che la deforestazione e il degrado delle foreste siano responsabili di circa il 10% delle emissioni globali di gas serra.

La situazione in Amazzonia e in altre aree critiche

L’Amazzonia, spesso definita “il polmone verde del mondo”, è l’epicentro di questo drammatico fenomeno. Negli ultimi anni, la deforestazione in questa regione ha raggiunto livelli allarmanti. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale per le Ricerche Spaziali del Brasile (INPE), solo nel 2023, circa 13.000 km² di foresta amazzonica sono stati distrutti, un’area equivalente a circa 1,8 milioni di campi da calcio. Questo aumento esponenziale della deforestazione è alimentato da politiche che favoriscono lo sfruttamento agricolo e industriale delle terre.

Oltre all’Amazzonia, altre aree del mondo stanno subendo gravi impatti. Le foreste pluviali del Bacino del Congo, la seconda foresta tropicale più grande del pianeta, stanno subendo una pressione crescente a causa del disboscamento e dell’espansione agricola. Le foreste del Sud-Est asiatico, come quelle di Indonesia e Malesia, sono devastate dalla produzione di olio di palma, con gravi ripercussioni sulla fauna selvatica, in particolare sugli oranghi e altre specie in via di estinzione.

Impatti sulla salute globale

La deforestazione non ha solo conseguenze ambientali, ma incide anche sulla salute globale. Le foreste fungono da barriere naturali contro la diffusione di malattie zoonotiche, quelle trasmesse dagli animali all’uomo. La distruzione degli habitat forestali spinge gli animali selvatici più vicini alle aree urbane e agricole, aumentando il rischio di contatto e trasmissione di patogeni. Epidemie come l’Ebola e il COVID-19 hanno evidenziato quanto siano pericolosi questi squilibri.

Inoltre, la deforestazione influisce sulla qualità dell’aria e dell’acqua. La riduzione delle foreste accelera l’erosione del suolo, compromettendo la capacità di purificare l’acqua e aumentando la quantità di particolato nell’aria, che può provocare malattie respiratorie. Le popolazioni indigene, che dipendono direttamente dalle foreste per il loro sostentamento, sono particolarmente vulnerabili, affrontando problemi legati alla malnutrizione e alla mancanza di accesso a risorse naturali vitali.

La necessità di agire

Il quadro è chiaro: la deforestazione rappresenta una minaccia esistenziale per la salute del pianeta e delle sue popolazioni. Tuttavia, non tutto è perduto. Diverse iniziative globali mirano a invertire la tendenza, come il ripristino delle foreste, il rafforzamento delle leggi contro il disboscamento illegale e la promozione di pratiche agricole sostenibili. A livello individuale, possiamo contribuire attraverso scelte più consapevoli, come sostenere prodotti certificati e sensibilizzare sul problema.

Conclusione

Le foreste non sono solo una risorsa naturale, ma un elemento vitale per la sopravvivenza della Terra. Senza un’azione rapida e coordinata, i polmoni del pianeta continueranno a ridursi, con gravi conseguenze per l’equilibrio climatico e la salute globale. La consapevolezza del problema e l’impegno verso soluzioni concrete sono passi essenziali per proteggere le foreste e, con esse, il nostro futuro.

Articolo a cura di:

Riccardo Pallotta

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