
Quando si pensa alla febbre, spesso la si associa all’inverno e alle influenze stagionali. Tuttavia, anche nei mesi estivi può comparire e, proprio per questo, tende a spiazzare chi la sperimenta. Sudorazione, spossatezza, mal di testa e brividi sono sintomi spiacevoli in qualunque stagione, ma con il caldo diventano ancora più difficili da sopportare. Capire perché si presenta la febbre in estate e come intervenire in modo corretto è fondamentale per proteggere la propria salute e quella dei propri cari.
Perché viene la febbre in estate?
La febbre è un sintomo, non una malattia in sé: è la risposta del nostro organismo a un’infezione, a un’infiammazione o a uno squilibrio interno. Le cause più frequenti nei mesi caldi includono:
1. Infezioni virali e batteriche
- Anche d’estate circolano virus respiratori e gastrointestinali, spesso legati a luoghi affollati come piscine, stabilimenti balneari, campeggi o mezzi di trasporto.
- Le infezioni alle vie urinarie, più comuni per chi rimane a lungo in costume bagnato, sono una fonte frequente di febbre estiva.
- Laringiti, faringiti e otiti da aria condizionata troppo forte o sbalzi termici possono causare febbre improvvisa.
2. Colpi di calore
- Nei casi più gravi, l’eccessiva esposizione al sole o al caldo può portare a un vero e proprio colpo di calore, con febbre alta, pelle calda e secca, confusione e debolezza. È una situazione potenzialmente grave, da trattare con urgenza.
3. Infezioni alimentari
- Il caldo favorisce la proliferazione di batteri negli alimenti mal conservati o consumati crudi (come pesce, latticini, insalate). Le gastroenteriti estive possono provocare febbre, diarrea, vomito e crampi addominali.
4. Punture di insetti
- Zanzare, zecche e altri insetti possono trasmettere infezioni virali o batteriche (come la malattia di Lyme o la febbre West Nile), seppur in casi rari. Quando si manifesta febbre associata a una puntura e sintomi come dolori muscolari, sfoghi cutanei o malessere generale, è importante rivolgersi al medico.
1. Misurare la temperatura
- Una temperatura corporea superiore ai 37,5°C indica febbre. È importante monitorarla regolarmente per capire l’andamento e l’efficacia dei rimedi adottati.
2. Riposare e idratarsi
- Il corpo ha bisogno di energia per combattere l’infezione. Riposo, ambienti freschi e ben ventilati e una buona idratazione sono fondamentali.
3. Utilizzare farmaci solo se necessario
- I farmaci antipiretici (come paracetamolo o ibuprofene) vanno usati con moderazione, e solo in caso di febbre superiore ai 38°C o sintomi fastidiosi.
- Evitare l’uso “preventivo” di antibiotici, che vanno prescritti solo dal medico dopo una diagnosi precisa.
4. Contattare il medico
- Se la febbre dura più di 2-3 giorni, se è molto alta (oltre i 39°C), se si accompagna a sintomi importanti (come difficoltà respiratorie, vomito persistente, disidratazione o sonnolenza), è fondamentale consultare un professionista.
La febbre in estate non va sottovalutata. Sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di infezioni lievi o temporanee, il caldo e le condizioni ambientali possono amplificare il disagio e complicare la guarigione. Prevenzione (buona igiene, alimenti sicuri, corretto uso dell’aria condizionata) e attenzione ai segnali del corpo sono i migliori alleati per godersi l’estate in salute.







