
Indice:
- Che cosa è la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)?
- Quali sono i principali sintomi?
- Problematiche metaboliche
- Può la PCOS incidere sulla fertilità?
- Esiste una cura?
La salute delle donne merita una particolare attenzione perché, oltre alla rilevanza sulla qualità della vita che ricopre per tutti gli esseri umani senza distinzione di genere, ha anche una sua valenza sociale che si ripercuote nella possibilità e gestione della maternità, nella vita sociale e familiare e nell’impegno lavorativo.
Tra le condizioni patologiche riconducibili alla donna, l’ovaio policistico è sicuramente una delle sindromi femminili che hanno una maggiore incidenza. Ne parliamo con la Dott.ssa Maria Cristina Magagnini, medico specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo con Master di II livello in andrologia, medicina della riproduzione e della sessualità, consulente presso il centro medico Associati Fisiomed.
Che cosa è la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)?
“La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è il disturbo endocrinologico più diffuso tra le donne in età fertile, avendo una prevalenza dell’8-13%– afferma la Dott.ssa Magagnini– È una condizione clinica caratterizzata da una variabilità di segni e sintomi. La diagnosi si basa sui criteri di Rotterdam e richiede almeno 2 di queste tre condizioni: irregolarità mestruali, iper androgenismo clinico (dosaggio degli androgeni tramite prelievo ematico al terzo giorno del ciclo mestruale) o biochimico (ad esempio irsutismo, acne e alopecia) e quadro ecografico compatibile con policistosi ovarica (che richiede dei parametri ben precisi). Nel complesso si tratta di un’importante disfunzione dell’apparato riproduttivo femminile che sfocia però in una complessa alterazione di tipo metabolico, estetico e riproduttivo”.
Quali sono i principali sintomi?
“Solitamente l’oligoamenorrea (mancanza del ciclo mestruale) è il segno che più preoccupa le giovani donne. Altre volte si tratta di peluria in eccesso (irsutismo), acne o caduta di capelli, la cosiddetta alopecia androgenetica” ribadisce la Dott.ssa Magagnini.
Problematiche metaboliche
“Invece dal punto di vista metabolico, le donne con PCOS, ad esempio, hanno un rischio maggiore di sviluppare il diabete mellito di tipo – aggiunge la Dott.ssa Magagnini– La maggior parte è insulino-resistente e/o obesa, e ha difficoltà a perdere peso nonostante diete spesso rigide”.
Può la PCOS incidere sulla fertilità?
“Assolutamente sì, irregolarità mestruale significa anche alterata ovulazione, quindi a volte non si fa diagnosi in adolescenza, ma arrivano in ambulatorio donne di trent’anni e oltre che da anni provano ad avere figli, senza successo”.
Esiste una cura?
“Esistono dei trattamenti sintomatici. Sicuramente il primo consiglio rimane correggere lo stile di vita, inteso come alimentazione e attività fisica, soprattutto per le donne in sovrappeso o obese. Il resto dipende dalla problematica principale- precisa la Dott.ssa Magagnini– Non esiste una cura univoca, tutto va personalizzato e studiato in base alle necessità della paziente e in base al problema che presenta nel preciso momento della diagnosi”.