Panoramica dentale: cos’è e a cosa serve

Ultimo aggiornamento: 22/02/2023

Richiesta dal dentista per valutare in modo approfondito lo stato di salute della bocca, la panoramica dentale è un esame radiologico rapido e non invasivo. Fondamentale per individuare carie, granulomi e cisti, vediamo dunque in cosa consiste e quando è consigliato.

PANORAMICA DENTALE O ORTOPANTOMOGRAFIA: COS’È

L’ortopantomografia (OPT), o più comunemente panoramica dentale, è un esame radiologico rapido, non invasivo e non doloroso, che permette di visualizzare e studiare lo stato delle arcate dentarie e delle ossa mandibolari e mascellari. È un esame esaustivo poiché l’ampiezza dell’immagine che l’ortopantomografo è in grado di cogliere, fa sì che il dentista possa ottenere un quadro generale sullo stato di salute dell’apparato stomatognatico del paziente.

PANORAMICA DENTALE: COME AVVIENE L’ESAME

La panoramica dentale è un esame non invasivo, indolore e molto rapido che non richiede più di 5 minuti tra preparazione ed esecuzione. Il paziente dovrà appoggiare il mento, la fronte e le tempie su degli appositi supporti per evitare movimenti della testa. Dopo essersi posizionato, gli verrà chiesto di mordere un bite di plastica monouso in modo tale da ottenere una posizione stabile e al contempo l’allineamento delle arcate dentarie. L’ortopantomografo inizierà a ruotare lentamente attorno alla testa del paziente che dovrà rimanere fermo per tutta la durata (18-20 secondi). Terminato la rotazione, l’esame può considerarsi concluso.

PANORAMICA DENTALE: COME PREPARARSI ALL’ESAME

Per eseguire una panoramica dentale non è richiesta particolare preparazione. Tuttavia, sarà necessario togliere oggetti come piercing, orecchini, forcine, occhiali, collanine, eventuali protesi mobili in bocca, o apparecchi acustici, che possono alterare l’immagine finale.

PANORAMICA DENTALE: PERCHÉ ESEGUIRLA?

La panoramica dentale viene eseguita per avere una visione globale dei denti e delle ossa dove questi si inseriscono, ovvero l’osso mandibolare e mascellare, ma anche per valutare le articolazioni temporo-mandibolari.

Solitamente, viene prescritta dal dentista:

  • Durante lo sviluppo dentale per la valutazione dei denti (inclusi quelli non fuoriusciti);
  • Prima di un intervento chirurgico per la valutazione dell’osso;
  • Nel caso di fratture ossee che riguardano mascella o mandibola;
  • per la valutazione dei denti del giudizio pre-estrazione;
  • per l’allineamento delle arcate;
  • per la ricerca di granulomi o di cisti ossee;
  • nei casi di carie diffuse;

L’OTP è un esame invece sconsigliato nei bambini e nelle donne in gravidanza: nel primo caso perché i denti da latte vengono monitorati con altri esami, nel secondo caso, invece a causa dei rischi connessi all’esposizione, benché minima, alle radiazioni.

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