La cataratta: colloquio con l’oculista Dott. Cristian Pollio

Ultimo aggiornamento: 20/09/2024

Indice

Diffusione e definizione della cataratta

La cataratta è una patologia che interviene pesantemente sulla funzionalità della vista con progressiva riduzione della percezione e della qualità delle immagini. Da studi eseguiti soprattutto negli Stati Uniti, è stato rilevato che senza differenza di genere circa 1 persona su 5 dai 65 ai 75 anni può essere colpita da cataratta, addirittura 1 su 2 dai 75 anni in poi. Negli ultimi decenni, soprattutto nel mondo occidentale, la cataratta è stata molto studiata e si sono individuati trattamenti terapeutici chirurgici molto efficaci. Nelle parti del mondo dove ancora non è possibile avere servizi di questo tipo, secondo le osservazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cataratta è la prima causa di cecità.

Il Dott. Cristian Pollio, direttore del “Centro Oculistico Pollio” di Chieti e responsabile del servizio oculistico del centro medico Associati Fisiomed ci ha fornito alcune informazioni sull’argomento: “La cataratta è l’opacizzazione del cristallino, una lente che si trova all’interno dell’occhio che permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina, che con il tempo tende ad opacizzarsi ed insorge la cataratta”.

Cause e sintomi

“Tra le cause della cataratta- prosegue il Dott. Pollio– vanno annoverate la familiarità e una serie di fattori specifici quali: età, esposizione non protetta ai raggi ultravioletti, traumi agli occhi, uso di farmaci (ad esempio i cortisonici), malattie sistemiche quali il diabete, malattie oculari quali miopia elevata e glaucoma. Per quel che riguarda i sintomi, il più importante è una progressiva perdita della vista. Inizialmente i disagi visivi sono modesti perché l’opacizzazione del cristallino può essere circoscritta a piccole aree, ma con il passare del tempo compaiono altri sintomi, quali vista appannata, elevata sensibilità alla luce con sensazioni di abbagliamento, diminuzione del contrasto delle immagini (i colori appaiono sbiaditi), riduzione della visibilità di notte, variazione di miopia, astigmatismo o ipermetropia”.

La terapia

La terapia è esclusivamente chirurgica e consiste nella sostituzione del cristallino con una lente intraoculare equivalente. L’intervento non è doloroso e viene effettuato con tecnologie innovative. È da sottolineare che l’informazione comune sull’intervento di cataratta lo descrive molto semplice, di breve durata e con un risultato quasi sempre positivo. La mia esperienza di chirurgo oculista che ha a che fare con questa patologia da molto tempo mi suggerisce di dire che nella maggioranza dei casi è così, ma- precisa il Dott. Pollio– possono esserci anche degli interventi complicati e difficili soprattutto quando non si è intervenuti nei tempi giusti appena evidenziata la diagnosi e quando il paziente ha delle patologie coesistenti che possono creare complicanze. Un esempio abbastanza emblematico è l’utilizzo di una categoria di farmaci (alfalitici) utilizzati nella terapia dell’ipertrofia prostatica, in quanto non permettono un’efficace dilatazione della pupilla, rendendo più problematiche le pratiche chirurgiche”.

Precauzioni e benefici dopo l’intervento

L’intervento di breve durata viene eseguito in anestesia locale, il paziente torna a casa circa un’ora dopo e deve osservare delle semplici precauzioni: non sollevare pesi per una settimana; è consigliabile non praticare sport per un mese; è fondamentale non toccare l’occhio operato per una settimana; non dormire dal lato dell’occhio operato per qualche giorno; per almeno un paio di giorni sarebbe bene di evitare che shampoo o sapone penetrino nell’occhio interessato; seguire attentamente la terapia prescritta.

Per quel che riguarda i benefici- prosegue il Dott. Pollio- già dopo 4-5 ore dall’intervento si comincia a vedere meglio e il giorno successivo si vede bene senza alcun fastidio. Di norma, dal giorno dopo è possibile guardare la televisione, usare il computer e guidare, ma è comunque meglio consultarsi con il proprio oculista durante la visita di controllo che avviene il giorno seguente”.  

I rischi se non si interviene

Il Dott. Pollio è categorico: “Se la cataratta viene trascurata si rischia la perdita progressiva della vista, fino ad arrivare in certi casi alla cecità o all’accentuazione dei deficit visivi e al progressivo aumento della difficoltà chirurgica. Nei Paesi in cui questo tipo di intervento è molto raro la cataratta rappresenta la prima causa di cecità”.

Articolo a cura di:

Elisa Scoccia

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