Ottobre prevenzione del tumore al seno

Ultimo aggiornamento: 23/10/2024
Tumore al seno

Il tumore al seno è una delle neoplasie più diffuse tra le donne, ma grazie ai progressi della medicina, oggi più che mai, la diagnosi precoce può fare la differenza tra la vita e la morte. In occasione del mese della prevenzione del tumore al seno, è essenziale ricordare quanto siano cruciali gli esami periodici e la consapevolezza dei fattori di rischio per combattere efficacemente questa malattia.

L’importanza della diagnosi precoce

La diagnosi precoce è uno degli strumenti più potenti per contrastare il tumore al seno. Identificare la malattia nelle sue fasi iniziali aumenta significativamente le possibilità di guarigione, riducendo la necessità di trattamenti invasivi e migliorando la qualità della vita delle pazienti.

La mammografia è l’esame di riferimento per la diagnosi precoce del tumore al seno. Questo esame radiografico è in grado di individuare anomalie anche molto piccole, che non sono ancora palpabili. Viene raccomandato generalmente ogni 1-2 anni per le donne sopra i 40 anni, ma in alcuni casi particolari, come la presenza di una storia familiare di tumore al seno, potrebbe essere consigliato iniziare prima.

Secondo studi recenti, lo screening regolare attraverso mammografia ha ridotto la mortalità legata al tumore al seno di circa il 20-30% tra le donne a rischio. Questo rende l’esame uno strumento insostituibile nella lotta contro la malattia.

Ecografia mammaria: un supporto fondamentale

Accanto alla mammografia, l’ecografia mammaria rappresenta un complemento essenziale, specialmente nelle donne con tessuti mammari densi, dove la mammografia potrebbe non essere sufficientemente chiara. Questo esame non invasivo sfrutta gli ultrasuoni per visualizzare in modo dettagliato le strutture interne del seno, permettendo di distinguere tra cisti, tumori benigni e potenziali neoplasie maligne.

Marker tumorali: esami del sangue per monitorare

Negli ultimi anni, gli esami del sangue per i marker tumorali stanno guadagnando sempre più attenzione come strumento di supporto. Questi test, pur non essendo specifici per la diagnosi, aiutano a monitorare l’andamento della malattia o a identificare recidive. Tra i marker più utilizzati vi sono il CA 15-3 e il CEA, che possono fornire indicazioni utili in combinazione con altri esami.

Fattori di rischio e sintomi da non ignorare sul tumore al seno

Oltre agli esami di routine, è fondamentale conoscere i fattori di rischio e i sintomi precoci del tumore al seno. Tra i fattori di rischio più comuni ci sono:

  • Età avanzata (soprattutto sopra i 50 anni)
  • Storia familiare di tumori al seno o all’ovaio
  • Mutazioni genetiche ereditarie (come BRCA1 e BRCA2)
  • Esposizione prolungata agli estrogeni
  • Stile di vita poco salutare (fumo, sedentarietà, alimentazione poco equilibrata)

Riconoscere i segnali d’allarme può fare la differenza. Tra i sintomi precoci da tenere sotto controllo figurano:

  • Noduli o ispessimenti al seno o sotto l’ascella
  • Cambiamenti nella forma o nelle dimensioni del seno
  • Alterazioni della pelle (rossore, gonfiore, aspetto a buccia d’arancia)
  • Secrezioni anomale dal capezzolo
  • Dolore persistente al seno o al capezzolo

Consapevolezza e prevenzione: una scelta di vita

La prevenzione è la chiave per ridurre l’incidenza del tumore al seno. Oltre agli esami clinici, adottare uno stile di vita sano, mantenere un peso adeguato, fare attività fisica regolare e limitare il consumo di alcol può ridurre significativamente il rischio di sviluppare la malattia.

È fondamentale che le donne siano informate e consapevoli dell’importanza di effettuare esami regolari e di non sottovalutare i possibili sintomi. Parlare con il proprio medico, programmare una mammografia e rimanere vigili sulla salute del proprio seno può salvare vite.

Il mese della prevenzione del tumore al seno è un momento per riflettere sull’importanza della diagnosi precoce e sulla responsabilità personale nella prevenzione, ma non deve finire con ottobre, ma proseguire tutto l’anno. La mammografia, l’ecografia mammaria e gli esami per i marker tumorali sono alleati preziosi in questa battaglia. Non bisogna mai dimenticare che la prevenzione è il primo passo per prendersi cura di sé e del proprio futuro.

Articolo a cura di:

Riccardo Pallotta

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