Risonanza al seno: quando e perché effettuarla per una diagnosi precoce

Ultimo aggiornamento: 06/09/2024

La risonanza magnetica al seno è un esame diagnostico avanzato che può essere davvero importante per la rilevazione precoce di anomalie e tumori al seno. Sebbene la mammografia rimanga lo strumento principale nello screening per il cancro al seno, la risonanza offre un livello di dettaglio superiore, particolarmente utile in casi specifici. Ma quando è consigliabile eseguire una risonanza al seno e quali sono i suoi vantaggi?

Quando è indicata la risonanza al seno?

La risonanza magnetica (RM) al seno non è un esame di routine per tutte le donne, ma viene generalmente raccomandata in situazioni particolari. È particolarmente indicata per:

1. Donne ad alto rischio di cancro al seno: coloro che hanno una storia familiare significativa di cancro al seno o portatrici di mutazioni genetiche come BRCA1 o BRCA2 possono beneficiare di una risonanza annuale, in aggiunta alla mammografia.

2. Valutazione di anomalie rilevate dalla mammografia o dall’ecografia: se una mammografia o un’ecografia mostrano un’area sospetta, la risonanza può fornire informazioni più dettagliate e aiutare a determinare la natura della lesione.

3. Controllo post-chirurgico o post-trattamento: dopo un intervento chirurgico o radioterapia per il cancro al seno, la risonanza può essere utilizzata per monitorare la presenza di recidive o valutare l’efficacia del trattamento.

4. Densità mammaria elevata: Le donne con seno denso possono avere una maggiore difficoltà a rilevare tumori attraverso la mammografia. La risonanza può essere più efficace in questi casi poiché non è influenzata dalla densità del tessuto mammario.

Vantaggi della risonanza magnetica al seno

Uno dei principali vantaggi della risonanza magnetica al seno è la sua elevata sensibilità. L’esame utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate del tessuto mammario, permettendo di rilevare anche piccole anomalie che potrebbero sfuggire ad altri esami. Questo livello di dettaglio è particolarmente utile in caso di tumori in fase iniziale, che possono essere trattati con maggiore successo se rilevati precocemente.

Inoltre, la risonanza è un esame non invasivo e non utilizza radiazioni ionizzanti, a differenza della mammografia. Questo lo rende particolarmente sicuro per un uso ripetuto, soprattutto nelle donne giovani o in quelle che necessitano di monitoraggi frequenti.

La risonanza magnetica al seno è senza dubbio un potente strumento diagnostico, particolarmente utile per le donne ad alto rischio di cancro al seno o in situazioni in cui altri esami non forniscono informazioni sufficienti. Tuttavia, non è un sostituto della mammografia, ma piuttosto un complemento per casi particolari. Parlando con il proprio medico, è possibile determinare se e quando la risonanza al seno è indicata, contribuendo così a una diagnosi precoce e a un trattamento tempestivo, fondamentali per migliorare le prospettive di guarigione.

Articolo a cura di:

Daniela Zepponi

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